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Recensioni ristoranti : i 5 principali fattori che generano recensioni negative

In questi ultimi anni il cliente della ristorazione è cambiato profondamente, complici le nuove tecnologie, i nuovi metodi di comunicazione e una maggiore attenzione alla salute ed al benessere hanno trasformato radicalmente il modo di intendere il ristorante. Un tempo era il prodotto, il piatto il protagonista e attorno al prodotto c’era il consumatore, ma oggi non è più così, non bastano più solamente dei buoni piatti, dei buoni prodotti, ma che determina il giudizio finale del cliente è L’esperienza complessiva, di fatto quello che un tempo era considerato il consumatore oggi è “la persona consumatrice” che noi amiamo definire Persumer.

In questa pratica guida, vogliamo indicarvi quelli che normalmente sono, in ordine d’importanza,  i cinque principali fattori, che generano nei vostri clienti Persumer, un’esperienza positiva.
Scopriamoli insieme!

La comunicazione sbagliata: è da sempre la colonna portante di ogni impresa di successo, l’errore più comune che si commette quando si pensa alla comunicazione è di pensare alla cartellonistica alle scritte insomma a tutto quello che sostituisce la parola in modo scritto, NON E COSÌ! La comunicazione è tutto ciò che gli occhi del nostro cliente vedono in prima battuta: i social Network, l’insegna del ristorante, la porta d’ingresso, le divise del personale, la cura del corpo e dell’estetica delle persone addette ai lavori, il menù inteso per forma e non per contenuto, l’arredamento, i quadri, la mis en places, i bagni, insomma tutto dev’essere curato nei minimi dettagli. Tutto questo è il vostro biglietto da visita, d’altronde da sempre si sa… “il buongiorno si vede dal mattino”

    1. La mancanza di professionalità: non ci si inventa ristoratori e neppure camerieri. Nel marketing moderno la grande sfida per un ristorante è riuscire a fare in modo che i clienti quando se ne andranno abbiano una storia da raccontare. Se a dare la prima impressione come abbiamo detto è la “comunicazione”, a sostenerla è sicuramente la professionalità delle persone, saper Interagire con il cliente fin da subito con un gran sorriso, saper raccontare i piatti, conoscere gli ingredienti e trasmettere al cliente la loro storia la loro provenienza anche in sala, mantenere sempre alta l’attenzione verso i tavoli guardandoli ogni volta che ci si trova a passare in sala, appoggiare i piatti con garbo e senza far trasparire la fretta, usare le giuste parole, prego grazie, buon inizio ed evitare gli obsoleti, Buon Appetito e/o gli inutili intercalare es. “ eccoci” “ecco quà” “ci siamo” insomma quello che da sempre ha contraddistinto la forma del servizio di sala dalla “servitù” Ascoltate i vostri clienti ma soprattutto… “raccontate il vostro sapere”.
    2. Mancanza di capacità di ascolto e problem-solving: un cliente è felice quando si sente ascoltato e capito, e quando vede risolto rapidamente qualunque problema si sia presentato. Il problem-solving è dunque una discriminante importante nella qualità del servizio erogato al ristorante, perché fa sì che la soddisfazione del cliente aumenti in modo esponenziale. Ascoltare i clienti senza interrompere mentre  spiegano il loro problema, impegnarsi personalmente a risolverlo mostrando genuino interesse e massima calma sono gli elementi decisivi per evitare le recensioni negative.
    3. La tecnologia obsoleta: si tratta di un fattore ormai inevitabile in un mondo sempre più digitalizzato. Sappiamo bene che non esiste macchina in grado di sostituire un bravissimo cameriere, ma allo stesso tempo sappiamo benissimo che il “bravissimo” cameriere è ormai sempre più raro; in ogni caso il consumatore Persumer non ha più lo stesso tempo di una volta, è molto più rapido nelle scelte e nella permanenza, è più esigente; diventa quindi fondamentale poter offrire sempre un servizio, veloce, preciso e puntuale e dare poi la possibilità di richiedere qualsiasi tipo di pagamento e/o divisione dei conti e/o documento fiscale scontrino fattura sospeso etc senza mandare in tilt il cassiere, dovete quindi scegliere un sistema di cassa fiscale capace di: Mandare velocemente le comande in cucina; stampare con macchine in modo da non confondere quanto scritto; avere la certezza che tutto quanto viene ordinato sarà chiaramente messo in conto senza perdite e con trasparenza; limitare al minimo l’attesa del conto e rendere agevole il pagamento con qualsiasi mezzo.
    4. La scarsa qualità nel piatto: Come detto in apertura di questa breve guida un tempo il prodotto e la sua qualità era forse l’unico requisito per la soddisfazione del cliente o comunque tra quelli decisivi, oggi invece la qualità del prodotto è la normalità! I clienti Persumer si aspettano come minimo requisito questa importante promessa, la danno quasi per scontata e non la considerano più l’unico fattore per rendere l’esperienza positiva; tuttavia è comunque uno dei principi di questa grande sfida che è il condurre un ristorante di successo, e va quindi ancora tenuto in altissima considerazione per fare in modo che i clienti tornino, ma come vedete dal posto in classifica che occupa oggi il piatto, in relazione alle recensioni, serve sapere che la quasi totalità delle recensioni negative che i clienti lasciano sono riferite ad altro, esempio Estetica,  cortesia, servizio, caratteristiche del luogo es caldo freddo posto scomodo o stretto e quasi mai ad una vera e propria critica del piatto.
Condivido questo articolo perché penso che possa essere utile anche ad altri miei colleghi!